Curiosità

Ape operaia

Ape femmina che svolge, a seconda del ruolo che assume in una colonia, le mansioni utili alla vita della colonia: dalla bottinatura al nutrimento delle larve allo sviluppo dell’alveare.

Ape regina

È l’unica femmina feconda della colonia e, quindi, la madre di tutte le api presenti in un alveare. Nasce da un uovo fecondato deposto nella “cella reale”. Da quest’uovo, dopo tre giorni, nasce una larva che viene nutrita dalle operaie esclusivamente con pappa reale

Apiario

L’insieme degli alveari collocati dall’apicoltore in un determinato luogo.

Arnia

Il ricovero che l’uomo fornisce alle api da lui allevate. L’attuale arnia è detta “razionale” in quanto realizzata in parti tutte indispensabili per la vita della colonia. La caratteristica principale è quella di avere i favi mobili, che permettono all’apicoltore il controllo dello stato di salute e di produttività della colonia.

Cera

La cera è una sostanza grassa secreta da specifiche ghiandole delle api operaie. Viene emessa sotto forma di piccole goccioline, che a contatto con l’aria si solidificano in scaglie. L’ape modella la cera con le mandibole, utilizzandola per la costruzione dei favi, aggiungendo polline e propoli. Il prodotto secreto dall’ape è di colore quasi bianco, solo dopo la lavorazione con polline e propoli assume una colorazione gialla. Mentre in passato l’uso della pura cera d’api aveva numerosi campi d’applicazione, ora le cere sintetiche stanno soppiantando quelle naturali, pertanto attualmente la cera d’api viene reimpiegata dagli apicoltori per la fabbricazione di fogli cerei, o utilizzata per oggettistica e candele.

Fuco

Maschio dell’ape, il cui compito principale è quello di accoppiarsi con la regina per la riproduzione delle api.

Mielario

Struttura posta in aggiunta al di sopra dell’arnia, anch’essa articolata in favi mobili per la deposizione del miele da parte delle api.

Miele

Il miele è l’alimento che le api producono a partire dal nettare dei fiori, depositano nell’arnia e che l’apicoltore infine raccoglie e invasetta. Non è un’invenzione dei giorni nostri: per millenni è stato l’unico dolcificante disponibile. Il miele è composto per circa il 18 per cento di acqua e l’80 per cento di zuccheri, tra cui fruttosio e glucosio, mentre il rimanente 2 per cento sono sali minerali, vitamine ed enzimi. Appena “smielato”, cioè raccolto dai telai conservati dentro l’arnia, ogni miele ha consistenza liquida, ma solo quelli di acacia, di castagno e di bosco, grazie alla prevalenza di fruttosio, permangono liquidi nel tempo. Tutti gli altri, per la maggior presenza di glucosio, con il passare del tempo cristallizzano, diventando cremosi e più solidi. 
Il miele ha un potere dolcificante elevato e un apporto calorico inferiore allo zucchero. È un prodotto naturale che non deve subire processi chimici o aggiunta di sostanze per essere consumato e, diversamente da altri zuccheri, la sua struttura semplice lo rende facilmente digeribile e in grado di fornire energia subito disponibile pronta per l’utilizzo da parte dell’organismo. È quindi importante non alterarne le proprietà organolettiche tramite pastorizzazione per mantenere la ricchezza di aromi, tanti quanti sono i fiori da cui deriva. È grazie a questa varietà di gusto e profumo che i mieli possono essere usati in cucina per realizzare innumerevoli e speciali abbinamenti, dagli antipasti al dolce, passando per la carne e il pesce. 

Nomadismo

Lo spostamento degli alveari da una regione all’altra dell’Italia alla ricerca delle fioriture migliori nei diversi tempi dell’anno. Tale tecnica, permette la produzione di un’ampia varietà di mieli cosiddetti “monoflorali”, prodotti cioè da una sola qualità di pianta, impossibili invece se si rimanesse in un solo posto per tutto l’anno.

Pappa reale

La pappa reale costituisce il nutrimento di tutte le larve dell’alveare nei loro primi tre giorni di vita. È anche il nutrimento esclusivo dell’ape regina nel corso di tutta la sua esistenza. È prodotta esclusivamente dalle api nutrici, come secrezione delle ghiandole ipofaringee e mandibolari. La nutrizione con pappa reale costituisce il fattore determinante della trasformazione di una larva di ape operaia in “ape regina”.

Polline

È la sostanza che le api raccolgono sui fiori ed elaborano saliva e nettare per l’alimentazione delle larve delle operaie e dei fuchi. Per questo, rappresenta l’unico apporto proteico dell’alveare ed è un alimento completo.

Smielatura

L’attività di estrazione del miele dai favi. Si articola in quattro azioni: disopercolatura dei favi, vale a dire la ripulitura dei telai dalla cera prodotta dalle api a protezione del miele, centrifugazione, il procedimento meccanico che, per forza centrifuga, permette la fuoriuscita del miele dai favi, filtraggio, la ripulitura del miele da residui di cera, decantazione, ulteriore processo di rifinitura contro possibili particelle di impurità rimaste nel miele. Al termine della decantazione, si procede con l’invasettamento.